Mutui, da marzo Facile.it prevede un calo delle rate a tasso variabile
Le rate dei mutui a tasso variabile potrebbero iniziare a calare già da marzo e per tutto il secondo trimestre dell’anno.

A dirlo è Facile.it che ha tratto le sue conclusioni esaminando i Futures sugli Euribor, che rappresentano le aspettative di mercato. Il calo, per un finanziamento medio, sarebbe intorno ai 10 euro, per arrivare a quasi 100 euro entro la fine dell’anno e 120 euro entro giugno 2025.
“Christine Lagarde – spiegano gli esperti del portale di annunci - ha dichiarato che i primi tagli dei tassi Bce potrebbero arrivare per l’estate, ma dato che l’Euribor, l’indice di riferimento per i tassi variabili, tende spesso ad anticipare le decisioni della Banca centrale, non è da escludere che i primi benefici sulle rate dei mutuatari possano arrivare già a partire dal secondo trimestre di quest’anno”.
La rata di un mutuo medio variabile di recente sottoscrizione (126.000 euro in 25 anni, Ltv 70% stipulato a gennaio 2022), è arrivata a superare i 750 euro a dicembre 2023, ma secondo le previsioni dei Futures (aggiornate al 19 gennaio scorso) potrebbe scendere sfiorando i 740 euro a partire dal secondo trimestre del 2024, calare di altri 30 euro nel terzo trimestre, per poi chiudere l’anno a circa 660 euro, vale a dire quasi 100 euro in meno rispetto alla rata di dicembre 2023. Allungando l’orizzonte temporale, a giugno 2025 la rata potrebbe arrivare a circa 630 euro (-119 euro).
L’aumento dei tassi di interesse dello scorso anno ha fatto scendere la richiesta media di mutuo che, secondo l’Osservatorio congiunto Facile.it – Mutui.it, nel 2023 è stata pari a 127.595 euro (-8% in meno rispetto al 2022). L’aumento dei tassi di interesse aveva fatto comunque crescere la rata media per i nuovi mutui del 13%, la cedola è passata da 612 euro del 2022 a 695 euro. Il 2023 ha visto un ritorno della surroga, spinta soprattutto dalla volontà di chi aveva un mutuo variabile di mettersi al riparo dall’aumento delle rate. Secondo l’analisi di Facile.it il peso delle surroghe è arrivato al 21% delle richieste totali, a fronte di un bassissimo 7% rilevato nel 2022. “Non sorprende – concludono gli esperti - che più di 9 aspiranti mutuatari su 10 si siano orientati verso quello fisso che, per il 2023, ha offerto quasi sempre condizioni migliori rispetto al variabile”.
Leggi anche
Previsioni 2024, compravendite ancora in calo rispetto al 2023
Se il 2023 chiuderà con volumi di compravendite in diminuzione rispetto al 2022, intorno alle 680 mila in base alle previsioni dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, anche il 2024 dovrebbe registrare una riduzione tanto da portare i volumi intorno alle 650 mila.
continua a leggereAste immobiliari in corso
-
Appartamento, CALCINAIA#1030387096BASE D'ASTA
45.000 € -
Appartamento, LUCCA#1030386874BASE D'ASTA
98.000 € -
Appartamento, BORGONE SUSA#1030384413BASE D'ASTA
9.900 €